Il ciclo mestruale è considerato irregolare quando le mestruazioni sono troppo ravvicinate o distanti (l’intervallo va dai 18 ai 40 giorni) e la durata è breve o, al contrario, dura molti giorni. Un altro segno d’irregolarità è dato dall’intensità del sanguinamento che può essere troppo scarsa o troppo abbondante.
Quando si presentano alcuni dei segni citati è consigliabile accertarsi se può trattarsi di una tendenza genetica. I fattori che condizionano il ciclo mestruale sono diversi e in buona parte riguardano lo stile di vita della persona. Dormire poco, saltare i pasti o mangiare poco, assumere alcol sicuramente non garantisce la regolarità del ciclo mestruale. La prima cosa da fare è parlare con il medico di famiglia e sottoporsi a una visita ginecologica.
Per porre rimedio a tale problema non si deve:
- seguire diete sbilanciate o estreme;
- seguire uno stile di vita stressante;
- sottovalutare l’importanza di un controllo medico.
Le abitudini alimentari sono importanti quando il ciclo mestruale è irregolare, per questo un dietologo o un nutrizionista potrebbe aiutare a contrastare il problema. Quando l’irregolarità è provocata dalla carenza di vitamine, sali minerali, amminoacidi e acidi grassi essenziali è necessario seguire una dieta normocalorica. Se l’irregolarità è causata dal sottopeso e dalla mancanza di tessuto adiposo, bisognerebbe seguire un regime alimentare ipocalorico per ripristinare un peso e una composizione corporea idonei. In caso di anemia si consiglia l’assunzione di cibi ricchi di ferro, acido folico e vitamina C.
La scelta della cura farmacologica dipende dalla causa scatenante.
In assenza di patologie, è possibile fare ricorso a metodi naturali che possano aiutare a normalizzare il ciclo mestruale. Per prevenire sbalzi nel ciclo mestruale è necessario sottoporsi regolarmente alla visita ginecologica, praticare sport o stare in movimento e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.