Abbastanza frequente nelle donne in età fertile, l’oligomenorrea fa parte dei disturbi connessi al ciclo mestruale.
L‘oligomenorrea è caratterizzata da un’alterazione della durata del ciclo, tale problematica si manifesta quando il ritardo delle mestruazioni supera i quattro giorni, ovvero quando il lasso di tempo tra un ciclo e l’altro va oltre i 32-35 giorni, nonché in presenza di perdite ematiche poco abbondanti ma protratte più del normale. Un ciclo regolare, infatti, dura solitamente 23-32 giorni, e il flusso non dovrebbe superare gli 8 giorni. Ogni variazione significativa di queste tempistiche è indice della presenza di problemi.
Più dettagliatamente, si parla di oligomenorrea quando l’intervallo di tempo tra una mestruazione e l’altra è compreso tra i 35 e i 90 giorni. Oltre i 3 mesi di assenza del ciclo mestruale, infatti, l’oligomenorrea si trasforma in amenorrea, termine che indica appunto una scomparsa del ciclo eccessivamente protratta nel tempo.
Le cause all’origine dell’oligomenorrea sono varie, e cambiano da donna a donna in base alle condizioni fisiologiche individuali. Nelle donne giovani, per esempio, il disturbo è abbastanza diffuso, in quanto il loro organismo è ancora in fase di adattamento al ciclo. Nelle donne adulte il problema resta comunque piuttosto presente.
Possibili cause sono da collegarsi a fenomeni di iperandrogenismo, ovvero a un alto tasso di ormoni maschili presenti nella donna, oppure a un ovaio multifollicolare, che può appunto ingenerare periodici ritardi del ciclo mestruale. Da non sottovalutare, inoltre, gli stati di ansia, stress e stanchezza, che spesso contribuiscono ad alterare il ciclo. Anche l’assunzione della pillola anticoncezionale può giocare il suo ruolo. Diffusi, però, sono anche i casi in cui l’oligomenorrea è associata alla presenza di polipetti e fibromi ovarici, a patologie come il diabete, alla carenza di prolattina, all’assunzione di particolari farmaci come gli antipsicotici, a problemi della tiroide, nonché a disturbi dell’alimentazione come la bulimia e l’anoressia nervosa.
Ritardi occasionali del ciclo mestruale non devono mettere in allarme. Al contrario, quando l’oligomenorrea si presenta con una certa frequenza è opportuno rivolgersi al proprio ginecologo, che procederà a un controllo accurato per individuare le cause del problema e prescriverà i trattamenti più opportuni per risolverlo.