Durante i periodi di forte stress può capitare di sviluppare quella che viene comunemente conosciuta come dermatite da stress.
Dermatite da stress: cause
Si innesca una sorta di circolo vizioso per cui l’ansia del momento aumenta la produzione degli ormoni dello stress quali adrenalina e cortisolo. Quest’ultimo è il principale responsabile della comparsa di rossori, pustole e prurito. Non solo lo stress è causa di dermatite ma anche squilibri ormonali legati al periodo particolare o il momento premestruale. In un numero ristretto di pazienti la situazione può peggiorare a causa dell’assunzione di alcuni medicinali per l’allergia, anch’essa responsabile della dermatite che hanno come effetto collaterale l’aumento dei livelli di ansia e stress. Ancora, ulteriori fattori di rischio possono peggiorare la gravità dell’eczema: pelle secca, clima particolarmente secco o freddo, allergeni o l’uso di prodotti aggressive sulla cute.
I sintomi della dermatite da stress
L’eczema causato dallo stress è facilmente riconoscibile dal tipico rossore che presenta la manifestazione. La severità dei sintomi varia da soggetto a soggetto e la situazione si può aggravare a causa dell’impellente necessità di grattarsi facendo scoppiare le pustole. Il risultato è la formazione di crosticine che nei casi più gravi possono anche sanguinare e potenzialmente scatenare delle infezioni cutanee. In genere le zone del corpo in cui si manifesta la dermatite da stress sono: il viso, le mani, interno coscia e gomiti ma anche sulle parti interne del corpo. Una volta che il periodo peggiore viene superato, inizia il processo di desquamazione che porta all’eliminazione della parte superficiale della cute fino a raggiungere la completa guarigione. Il prurito è il sintomo più fastidioso in quanto oltre a impedire la concentrazione tende anche disturbare il sonno.
Quanto dura la dermatite da stress
La dermatite da stress viene considerata dagli esperti una patologia cronica. Le manifestazioni in genere durano qualche settimana per poi risolversi nel decorso dei mesi. La sintomatologia nella maggioranza dei casi tende a ridursi con l’età adulta. Le crisi in genere si concentrano in manifestazioni severe una o due volte l’anno, che poi tendono a sparire nel corso del tempo.
Come si cura
Riuscire a impedire la comparsa della dermatite da stress è possibile. La cura deve operare su due livelli: in primis attraverso l’uso di prodotti pensati per contrastare la formazione di pustole e rossori e attenuare il prurito. Inoltre, è importante un approccio psicologico che riduce lo stress: attenta igiene del sonno, dieta equilibrata, training autogeno e respirazione mediante tecniche di rilassamento.
I cibi da evitare
Uno dei pilastri più importanti nella vita dell’uomo è ovviamente la dieta ed una corretta alimentazione, alla base di uno stile di vita sano. Attraverso il cibo infatti è possibile anche ridurre le manifestazioni severe di dermatite atopica o comunque tenerle sotto controllo. In genere, il consiglio è quello di seguire una dieta mediterranea ovvero ricca di frutta e verdura con la giusta quantità di carboidrati e proteine.
Nello specifico, ci sono alcuni cibi da evitare qualora si soffra di dermatite a stress, si tratta precisamente di quelli ricchi di istamina. Da prediligere invece quelli antinfiammatori come i latticini, preferibilmente quelli light. Il pomodoro tendenzialmente è uno degli alimenti da limitare, poiché spesso causa di allergie e infiammazioni così come i salumi stagionati e le carni particolarmente grasse. Da consumare con attenzione anche la soia e la frutta secca. Uova e fragole insieme ai latticini fermentati devono essere limitati all’interno della propria dieta.