Nella vita di ogni donna ci sono tappe che da affrontare e che, più o meno, si condividono con le altre. L’arrivo del ciclo mestruale, per esempio, e successivamente la menopausa.
In particolare, questa ultima condizione porta con sé alcuni cambiamenti e conseguenze come la secchezza vaginale.
La secchezza vaginale in menopausa può essere considerata una delle conseguenze di questo scombussolamento ormonale.
Cosa c’è da sapere?
È importante sapere che si tratta di un disturbo di cui soffre la metà delle donne che entra in menopausa. Nulla di cui preoccuparsi, quindi.
Calo del desiderio e paura del rapporto sessuale possono dipendere dalla secchezza vaginale che può, quindi, influire sulla sfera sessuale e sulla qualità della relazione con il partner. Anche a livello personale, la qualità della vita può risentirne in quanto non sono rari bruciore e fastidi dovuti alla secchezza.
Si tratta di un disturbo fisico che non può (e non deve) risolversi da solo: è importante rivolgersi ad un esperto che saprà valutare la situazione e consigliare la terapia. Allo stesso modo, è fondamentale coinvolgere il partner in questa nuova “esperienza” e fase della vita, per permettergli di interpretare nel modo giusto un rifiuto.
Da cosa è causata la secchezza vaginale in menopausa?
In primo luogo dalla progressiva diminuzione degli estrogeni. Per questo motivo, la secchezza è un problema da affrontare il più presto possibile perché peggiore con l’avanzare dell’età. In generale, infatti, con l’età si ha una lenta diminuzione delle secrezioni dell’epitelio vaginale che possono tradursi anche in un assottigliamento della mucosa.
Gli studi evidenziano come affrontare il problema il prima possibile sia fondamentale nel preservare la salute sessuale.
La secchezza vaginale è sicuramente un problema da non sottovalutare e da considerare come effetto della nuova condizione ormonale della donna: al di là del fastidio fisico, è importante correre ai ripari per salvaguardare la qualità della propria vita.