Stipsi e costipazione: cosa sono e come risolvere
La stipsi, detta anche stitichezza o costipazione intestinale, è una condizione che può apparire cronicamente o ciclicamente, danneggiando sia la tua sfera emotivo-psicologica che quella più strettamente fisica.
Si tratta di un disturbo che può essere associato a patologie croniche intestinali più complesse, oppure essere solo passeggero, dovuto a semplici condizioni di circostanza.
Le cause della stipsi
La stitichezza può essere dovuta ad una scarsa idratazione, durante, dopo e prima dei pasti. Infatti, il primo metodo per favorire il transito intestinale è proprio una corretta ed abbondante assunzione di acqua: ammorbidisce le feci regolarizzando l’evacuazione. La presenza di un’insufficiente idratazione può essere dovuta ad un eccessivo esercizio fisico, all’assunzione di farmaci ad effetto di ritenzione idrica o a una scorretta alimentazione.
Una causa secondaria della stipsi può anche essere il malfunzionamento epatico, in quanto è proprio il fegato che – secernendo la bile – provoca la motilità intestinale e dunque la corretta evacuazione.
Rimedi per la stitichezza
Normalmente, il primo passo da fare è assumere una quantità di acqua adeguata. I medici consigliano di avvalersi di almeno due litri d’acqua al giorno, stando allo stesso tempo attenti a non eccedere entro i 3 litri (per non incorrere in effetti collaterali).
Inoltre, ricordiamo che l’esercizio fisico è fondamentale. È vero che, da un lato, promuove la sudorazione, rimuovendo una quantità notevole di acqua dal corpo, ma d’altro canto è essenziale per favorire il benessere degli organi interni e stimolare la motilità intestinale.
Il passo più significativo per favorire l’evacuazione delle feci è senz’altro una dieta equilibrata e un’alimentazione adeguata: in primo luogo a base di fibre.
Le fibre sono in grado di stimolare l’accumulo di acqua nell’ultimo tratto intestinale, favorendo in questo modo la peristalsi.
Ma quali sono gli alimenti più ricchi in fibre?
Senza dubbio le verdure, ma anche i legumi: via libera a fagioli, ceci, fave, piselli e lenticchie, considerando però che gli effetti collaterali di un eccesso di piante leguminose sono altrettanto fastidiosi (crampi e dolori addominali, gonfiori). Per questo motivo, si consiglia di non esagerare, ma dividere l’apporto proteico tra carne e proteine vegetali, per ottenere un’alimentazione bilanciata. Oltre ai legumi, possiamo considerare fibre insolubili molti cereali integrali, la crusca, la segale e il riso.
Qualche consiglio per più golosi: anche il cioccolato fondente e la frutta secca sono ottime fonti di fibre insolubili. Per cui non vi sarà difficile concedervi qualche dolce, magari preparato con farine integrali (di soia segale o avena), oppure sperimentare una prima colazione originale a base di muesli e porridge.
Altrettanto utili, oltre le fibre, sono gli alimenti ad elevata fermentazione, come ad esempio lo yogurt e tutti i formaggi freschi.
Per quanto riguarda la frutta, abbondate, per esempio, con il kiwi, altamente lassativo, nonché nelle cotogne, pere, avocado e lamponi.